Biografia

Gli EtnoSound nascono nel 2009 da un’idea di Leonardo Bonavita. Proprio lui che, durante la creazione di alcuni brani e animato da una grande passione per la musica popolare, decide di mettere in piedi il gruppo. Incoraggiato dal maestro Domenico Macrì, incide il primo disco “Amuri appena natu” che esplode con oltre cinquemila copie vendute. Le esibizioni live della band fanno capire ai componenti che la strada intrapresa è quella giusta: suoni coinvolgenti e tanta, tanta partecipazione da parte del pubblico. Non c’è un concerto, un’apparizione, infatti, in cui gli spettatori non vengano coinvolti dai ritmi e
dalle musiche del gruppo, trascinando tutti in un vortice di musica e di allegria sempre più contagioso. L’attuale formazione (Leonardo, Domenico, Andrea, Gianluca e Peppe) ha proiettato il gruppo verso una svolta artistica decisiva. Le esibizioni degli EtnoSound, dopo anni di lavoro e studio, sono diventate un incrocio di ritmi e di suoni del Sud Italia e non solo. Il concerto degli EtnoSound è il frutto di un’attenta e minuziosa ricerca dei suoni della tradizione popolare della Calabria, in particolare dello Jonio Reggino, per quello che riguarda l’uso della Lira, e della Sila Catanzarese, della Vallata del Sant’Agata e dell’intera Area Grecanica per ciò che concerne l’uso della Zampogna, dell’organetto e del Tamburello.

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Premiazioni

La band

- I CONCERTI -  

Gli EtnoSound vantano di tanti anni di carriera colmi di armonia, tantissimi concerti che hanno permesso di portare l’amore verso la propria tradizione ovunque, regalando sorrisi e spensieratezza. Girano ininterrottamente per le piazze di tutta la Calabria e non solo. Si sono esibiti in Nord Italia; Svizzera; Stati Uniti; Germania; Lussemburgo; inoltre prestigiosi luoghi come al Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria; all’ Auditorium di Roccella J.; teatro di Polistena; ma anche a Modica (RG), nell’ambito del festival “Chocobarocco”, a Roma, per il festival “Profumi e Sapori della Calabria”, ad Aosta per la “Festa dei Calabresi”.
Il “live Tour”, è vestito con un look accattivante e una scenografia con luci all’avanguardia.
EtnoSound resta, quindi, un marchio di fabbrica che li caratterizza e li rende “facilmente
riconoscibili” nel grande panorama della musica popolare calabrese.
La band è presente anche nelle trasmissioni “Radici”, su Telemia; “Tirullalleru”, su 8Video
Calabria, oltre che in altre varie emittenti televisive e radiofoniche di tutto il mondo.

DISCOGRAFIA  

I testi autobiografici raccontano storie della loro vita vissuta! Attimi della loro esistenza che si trasformano in musica! Vengono attinti dalla tradizione orale dei nostri avi: canti di mietitura, cantate “all’aria”, canzoni di sdegno, d’amore…

2012 la pubblicazione del primo album, "Amuri Appena Natu". Un disco fatto di testi e musiche inedite ma non solo, con all'interno la fortunata hit "Vorria Mu Moru".
2013, invece, vede l'arrivo di "CANTU NOVU", album composto da dieci tracce totalmente inedite per musiche e testi. Un lavoro minuzioso che ha visto l'intera band partecipare al processo compositivo.
2014, arriva il terzo cd. Un’opera “omonima”, a cui è stato dato come titolo "Etnosound" proprio il nome del gruppo. Un titolo dato quasi come un’esigenza, quella di rimarcare la compattezza del gruppo ed una ritrovata unità d’intenti nel perseguire insieme traguardi comuni.
2015 esce il quarto cd dal titolo "Simu Ccá". Una dichiarazione d'amore alla propria terra dove i musicisti hanno deciso di rimanere e di vivere nonostante tutte le difficoltà. Un disco che segna una crescita ulteriore sotto l'aspetto compositivo e degli arrangiamenti.
2016 nasce “Calabrisi e mi ‘ndi vantu”. Il quinto progetto discografico composto da undici tracce. Dieci inediti ed un “remake”, quello di “Tu si Regina”, diventato ormai un classico della band ionio-pianigiana.
2017 gli EtnoSound danno alle stampe la loro sesta fatica discografica. Arriva, infatti un cofanetto contenente un doppio album. Uno dal tiloto “Paci, amuri e poesia”, album composto da dieci tracce inedite sia nella musica che nei testi e il secondo dal titolo “Best of Etnosound”. Un omaggio alla propria gente. Un disco che contiene 20 tracce scelte dai loro fan che si sono visti coinvolti, a scegliere la playlist, tramite un sondaggio mediatico.
2018 nasce “Etnosound Compilation”. Un album richiestissimo e coinvolgente dove all’interno racchiude tutti i brani della scaletta suonata durante i concerti. Brani che attingono in pieno a quello che è il loro patrimonio musicale.
2019 vede come protagonista il lavoro discografico dal titolo “I love Calabria”. 12 tracce che incarnano il naturale percorso intrapreso, ormai da anni, dal gruppo. Testi autobiografici, più maturi e veri, uniti da profonde dichiarazioni d’amore per la propria terra.
2023 Ritornano con un nuovo album dal titolo “CORI”. 12 tracce. Grandi storie alle spalle. Scritto da diverse regioni d' Italia, lontani dalla loro terra e dagli affetti. Le tematiche messe in musica raccolgono le loro esperienze e gli stati d’animo vissuti durante il periodo delicato del Covid.

RICONOSCIMENTI  

Il gruppo è stato insignito a Roma del premio “La Calabria che lavora”, come “Miglior Gruppo Etnico della Tradizione Popolare Calabrese Nel Mondo”. Vantano di partecipazioni premiate quale al “Febea Music Awards”; presenti anche a “Mia Martini Festival” nella sezione etnosong. Un altro prestigioso premio vinto, come primi classificati, è stato il “Gran Premio Checco Manente” con il brano “Vorria mu moru”, a Crucoli di Torretta (KR). La giuria era composta da un Comitato di Valutazione del Premio Manente da nomi di caratura nazionale: da Lino Patruno, jazzista di fama internazionale, al cantautore Eugenio Bennato; dal musicista, attore e cantante Nando Citarella al cantante Peppe Voltarelli (ex leader del Parto delle Nuvole Pesanti); da Roberto De Gaetano, noto critico e scrittore nonché Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Linguaggi dello Spettacolo dell’Unical, al giornalista musicale Stefano Cuzzocrea ed al giovane suo collega Simone Arminio, già collaboratore del Resto del Carlino e de Il Manifesto. In ultimo, la partecipazione al più importante festival di musica popolare calabrese; il Kaulonia Tarantella Festival.